4 errori da non commettere quando si chiede il mutuo per l’acquisto della casa
Succede nella maggior parte dei casi che chi intende acquistare la prima casa non abbia la liquidità per farlo e si rivolga alla banca per la concessione del mutuo, un impegno che in molti preferiscono all’affitto, il cui esborso è a fondo perduto. Il 60% delle richieste di mutuo si riferisce all’acquisto della prima casa, generalmente per un valore che copre l’80% del costo dell’immobile.
I mutui al 100% sono più rari e comportano interessi più elevati, ma non è impossibile ottenerne uno, informandosi prima riguardo gli istituti di credito concedenti.
Per chi non è pratico della materia non è sempre facile orientarsi nella giungla dei mutui e alcuni errori banali sono dietro l’angolo. In questo articolo ne analizziamo quattro.
Chiedere il preventivo alla propria banca
Non necessariamente la banca di cui siete clienti offre le condizioni migliori per il mutuo: non pensate, quindi, di sentire solo una campana ma rivolgetevi a diversi istituti bancari. Online esistono anche alcuni calcolatori automatici: inserendo dati come il valore dell’immobile da acquistare, l’importo e la durata del mutuo, la posizione lavorativa e il reddito del richiedente è possibile confrontare i preventivi di banche differenti e poi chiedere un appuntamento per la verifica delle condizioni.
Ma la cosa migliore che potete fare è sicuramente quella di rivolgervi ad un mediatore creditizio, cioè un professionista che, a fronte di una retribuzione una tantum, è in grado di confrontare i preventivi delle banche e indirizzarvi verso il mutuo migliore per il vostro caso specifico.
Sottovalutare la durata
Secondo gli esperti accendere un mutuo che supera i 25 anni di durata non è conveniente, perché a causa degli interessi il prezzo stesso della casa lievita considerevolmente. Quando valutate la durata e l’ammontare della rata dovete considerare ciò che è più realistico nel vostro caso, tenendo conto della vostra età, delle entrate attuali ed anche di quelle future.
Non considerare le spese accessorie
Quando chiedete un mutuo dovete considerare che andrete incontro a spese d’istruttoria per la pratica e altresì tenere conto delle eventuali spese accessorie per l’acquisto della prima casa come l’imposta di registro, quella catastale ed ipotecaria e le spese notarili. A questo potrebbero aggiungersi anche le spese per la ristrutturazione, totale o parziale, dell’immobile
Fidarsi delle strette di mano
Chiedere un mutuo alla banca non significa farsi una chiacchierata informale con un consulente che valuta sommariamente la questione. Impostando così la cosa il rischio che correte è quello di fare affidamento su un’illusione: quando poi arriva il momento di comprare casa le condizioni del mutuo possono essere deludenti e diverse da quanto vi aspettavate. Dovete invece procedere richiedendo un’analisi documentale e finanziaria vera e propria, per la quale è ancora una volta utile la consulenza del mediatore creditizio cui abbiamo già accennato.